L’Italia dà un ultimatum al colosso automobilistico – Euractiv DE

Il ministro italiano per le Imprese Adolfo Orso ha minacciato la società automobilistica Stellantis di sospendere i finanziamenti se la società non fornirà spiegazioni per i ritardi negli investimenti. Ciò aggrava ulteriormente le tensioni con la casa automobilistica.

“Spetta a Stellantis rivitalizzare il settore automobilistico in Italia, e abbiamo aspettato a lungo una risposta. Il governo ha fatto la sua parte”, ha detto Orso giovedì (22 agosto) a Rimini, nel corso della conferenza stampa. Meeting dell'Amicizia dei Popoli, il vertice annuale cattolico di altissimo livello Ma Stellantis no.

Orso ha anche osservato che il governo ha adempiuto ai suoi obblighi. Ciò includeva l’allentamento delle normative Euro 7 e l’implementazione di un sistema di incentivi, mentre si diceva che Stellantis non fosse riuscita a raggiungere l’obiettivo concordato di produrre un milione di automobili in Italia.

Rimangono interrogativi anche sul ritardo del progetto Gigafactory a Termoli e su altri importanti investimenti.

«Stellantis deve dirci se davvero intende produrre la quinta vettura a Melfi, se intende davvero investire a Pomigliano, se continuerà con i progetti a Cassino e se produrrà la Hybrid 500 a Mirafiori», ha detto Orso. . Aggiunto aggiunto.

Ma le lamentele del governo vanno oltre i soli investimenti.

In due casi di alto profilo quest'anno, Roma ha attaccato pubblicamente Stellantis per le sue pratiche di marketing, accusando l'azienda di ingannare i consumatori promuovendo veicoli come tipicamente italiani anche se fabbricati all'estero.

Ad aprile, ad esempio, il governo ha vietato all’azienda di chiamare “Milano” un nuovo modello Alfa Romeo prodotto in Polonia perché era fuorviante collegare l’auto a una città italiana anche se era stata prodotta altrove.

Dopo aver confiscato centinaia di veicoli, un giudice italiano ha stabilito provvisoriamente lo scorso giugno che l’auto elettrica Fiat Topolino di fabbricazione marocchina ingannava i consumatori sulle sue origini. La modella indossava adesivi con la bandiera italiana e le scritte “Topolino” e “Topolino Dolcevita”, che secondo il tribunale si riferivano ad un prodotto made in Italy.

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Le dure critiche del governo sono in parte dovute al fatto che Stellantis, nata dalla fusione di Fiat Chrysler e del gruppo francese PSA, è l'ultima grande casa automobilistica italiana.

L'azienda è responsabile di quasi tutti i marchi automobilistici storici del paese, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati, ad eccezione di Lamborghini, che ora è di proprietà delle società tedesche Audi e Ferrari.

[Bearbeitet von Kjeld Neubert]

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