Georgia: entra in vigore la legge contro “l’influenza straniera”.

Al: 3 giugno 2024 alle 17:25

Nonostante le massicce proteste, in Georgia è entrata in vigore la controversa legge contro “l’influenza straniera”. Poiché il presidente Zurabishvili ha rifiutato, è stato firmato dal presidente del parlamento Babuashvili.

Settimane di proteste e critiche internazionali non sono riuscite a far cambiare idea alla leadership georgiana: a Tbilisi è entrata in vigore una legge contro “l'influenza straniera”. Secondo le sue stesse dichiarazioni, è stato firmato dal presidente del Parlamento Shalva Babuashvili dopo che il presidente Salome Zurabishvili si è rifiutato di firmare.

L’opposizione e i governi occidentali criticano la legge come mezzo per rafforzare il controllo sulla società civile, poiché è in conflitto con diritti fondamentali fondamentali come la libertà di espressione. La legge impone alle organizzazioni che ricevono più di un quinto dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “agenti di influenza straniera”. Ciò significa che devono essere soggetti anche al controllo delle autorità.

I critici ritengono che la legge sia chiaramente simile alla legge contro gli “agenti stranieri” approvata in Russia nel 2012, che consente alle autorità locali di adottare misure ad ampio raggio contro i media e le organizzazioni che criticano il governo. Accusano il partito al governo di adottare una linea sempre più autoritaria in vista delle elezioni parlamentari di ottobre e vedono a rischio la futura adesione del paese all'Unione europea. Anche Zurabishvili si è opposto alla legge, ma i membri del partito al governo l'hanno annullata.

Domenica marzo a Tbilisi

Il governo di Tbilisi difende il progetto poiché promuove la trasparenza e la sovranità nazionale. Il primo ministro iracheno Kobachidze ha dichiarato al governo che negli ultimi mesi si sono diffuse molte informazioni false sulla legge. Ora è in vigore e va applicato con concretezza e calma.

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Domenica a Tbilisi si è tenuta una marcia di protesta. Un concerto serale ha raccolto fondi per sostenere i manifestanti detenuti. Negli ultimi due mesi si sono verificate ripetute proteste di massa, ma senza successo. Gli interventi di importanti donatori come l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America non hanno portato a nulla.

La registrazione elettronica delle ONG dovrebbe iniziare due mesi dopo la sua entrata in vigore. Le violazioni di responsabilità inizialmente comportano multe. Il sindaco di Tbilisi Kakha Kaladze ha affermato che le organizzazioni che non si registrano verranno confiscate. Poi verrà chiuso.

L’Unione Europea e la NATO chiedono un cambio di rotta

Molte organizzazioni hanno annunciato che non saranno soggette alla legge e non si registreranno. Hanno annunciato di intentare causa davanti alla Corte costituzionale georgiana e alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Anche l’Unione Europea, le Nazioni Unite e la NATO hanno invitato il governo di Tbilisi a cambiare rotta. La Georgia è ufficialmente candidata all'adesione all'Unione Europea da dicembre. L'adesione della Georgia all'Unione europea è sancita dalla Costituzione del paese e, secondo i sondaggi d'opinione, oltre l'80% della popolazione la sostiene. Tuttavia l’attuale governo è accusato di voler riavvicinare l’ex repubblica sovietica a Mosca.

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